Il riso viene seminato in primavera, matura durante l’estate, quindi viene raccolto nella stagione autunnale sotto forma di risone.
Il risone è il chicco bianco che siamo abituati a vedere, avvolto da alcuni strati esterni. Questi successivamente vengono eliminati attraverso operazioni meccaniche di abrasione, senza l’utilizzo di alcun prodotto chimico.

Il processo di lavorazione del risone è rimasto praticamente inalterato nel corso del tempo, in modo da garantire il risultato migliore possibile per la salute.
LE TANTE FACCE DI UN CHICCO
Ti sveliamo una chicca: riso integrale, semi lavorato e lavorato non sono diverse tipologie di riso ma arrivano tutti da un unico chicco!
Ebbene sì: un piccolo chicco racchiude già tre possibili scelte.
RISO INTEGRALE
Il riso integrale (chiamato anche sbramato o semigreggio) non è altro che il il risultato della sbramatura del risone.
In questa fase il chicco viene privato dello strato che lo avvolge al momento del raccolto, chiamato dal punto di vista tecnico “lolla”.
Il riso integrale ha una colorazione bruna ed è il riso che rimane più ricco di proteine, vitamine, sali minerali e fibre.

RISO SEMILAVORATO
Il riso semi lavorato rappresenta la fase successiva rispetto al riso integrale e si ottiene con l’asportazione di ulteriori strati esterni del chicco.
Si tratta di un prodotto dalle caratteristiche nutritive intermedie tra il riso integrale e lavorato.
RISO LAVORATO
Dal riso lavorato, procedendo ulteriormente con la rimozione degli strati esterni al chicco, si ottiene il riso lavorato o raffinato.
Ai chicchi di riso raffinato è stato asportato praticamente tutto il pericarpo e con esso buona parte delle sostanze nutritive.
Questo è il tipo di riso più consumato in Italia e da vita alle nostre ricette della tradizione.
È costituito principalmente da amido, acqua e, in minor parte da proteine, lipidi, vitamine e minerali.